LE STORIE E I PROTAGONISTI

Sono tante le storie e i nomi di coloro che hanno contribuito alla creazione dei tessuti artificiali come li conosciamo oggi. Come detto in precedenza uno dei grandi protagonisti della storia del nostro artificiale è la chimica che ha reso possibile la creazione di nuovi tessuti. A questo proposito l'evento più importante di tutti è sicuramente la sintetizzazione dei materiali plastici, così versatili da essere impiegati a partire dagli anni '60 nella produzione di prodotti di ogni genere. Grazie al chimico italiano Giulio Natta  nel 1954 fu sintetizzato il propilene e nel '59 creata la fibra propilenica. Da questa fu possibile arrivare alla fibra acrilica, la componente principale delle lane ad uso tessile di origine non naturale. Nel 1959 il gruppo Edison inizia la produzione della fibra acrilica conosciuta con il nome di Leacril per la realizzazione di prodotti tessili e capi d'abbigliamento.

Altro grande chimico protagonista della rivoluzione tessile in  Italia è Antonio Ferretti, inventore del Lanital. Dopo il grande sviluppo e successo delle fibre polimeriche derivate di origine vegetale (la cellulosa), che andavano a ripordurre tessuti simili alla seta, l'attenzione si spostò su un'altro tipo di fibre proteiche ma stavolta di origine animale. Così si arrivò alla creazione di una lana artificiale a partire dalla proteina della caseina, conosciuta prima con il nome di Lanital e poi di Merinova. Le fibre proteiche di origine animale hanno però perso presto la loro importanza commerciale in quanto non paragonabili a quelle chimiche. Solo negli Stati Uniti continua ad esserci una ricerca e un'interesse per lo sviluppo di fibre proteiche di mais e arachidi.


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Manifesto pubblicitario Leacril, 1963
Premio nobel per la chimica Giulio Natta

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