LA LANA ARTIFICIALE IN SINTESI

Eccoci giunti alla fine di questo nostro viaggio alla scoperta della lana artificiale. Il mondo delle cose artificiali, frutto dell'intelligenza e dell'abilità umana, è ormai così legato allo stile di vita moderno che fa parte di noi: lo ritroviamo in ogni forma di sapere tecnico-scientifico (chimica, meccanica) ma anche linguistico, umanistico (letteratura,arte,cinema) ed emozionale.

Per comprendere appieno il significato della cosa analizzata siamo partiti proprio dal termine che la identifica linguisticamente ovvero "lana artificiale" e ne abbiamo cercato le traduzioni (step A). Poi siamo passati, attraverso la tecnica del brain storming, alla definizione di alcuni concetti legati al termine in questione (step B). Le prime informazioni raccolte sull'artificiale fanno riferimento alle fibre proteiche di origine animale, in particolare a tessuti di lana realizzati con la caseina. Il Lanital ne è primissimo esempio: si tratta di una fibra autarchica creata dal chimico Antonio Ferretti a partire dalla caseina del latte e commercializzata in epoca fascista da Snia Viscosa. Interessante è stato apprendere da un articolo  abbastanza recente la riscoperta e il perfezionamento di questo tipo di materiale da parte di un'industria tessile tedesca che lo ha ribattezzato col nome di Qmilk (step C). Per chiarire meglio il quadro dei tessuti artificiali sono stati poi indagati  i diversi tipi di fibre tessili presenti oggi sul mercato: quelle naturali, divise in animali,vegetali e minerali, e quelle chimiche,artificiali o sintetiche. Esistono dunque differenti lane artificiali in base alle funzioni da queste svolte: quelle ad uso tessile (lana sintetica e acrilica, lanitalcashmere di soia e fibra di legno), oppure edile (lana di vetro e lana di roccia) o ancora quelle usate nell'hobbistica ,come nel caso dell'acquariofilia (step G).Di fondamentale importanza poi è stato capire di quali elementi fossero composte queste lane, indipendentemente dalla tipologia di appartenenza (step D). La composizione della lana artificiale dunque parte dalla materia prima che può essere di origine naturale, come il legno, di origine proteica vegetale, come la proteina della soia, o animale, come la caseina, oppure di origine chimica, ovvero non presente in natura ma sintetizzata in laboratorio come quella acrilica e sintetica. Questi materiali di partenza vengono poi trasformati in fibre e filati per ottenere dei tessuti con specifiche trame. La lana artificiale è stata anche paragonata a quella naturale per la differenza di forma e materiali (step E) (step F). La parte senza dubbio più divertente della ricerca è stata quella legata ai saperi umanistici e all'arte. la lana artificiale per esempio, compare nella letteratura futurista di Filippo Tommaso Marinetti con Il poema del vestito di latte, un'opera di esaltazione del progresso tecnico dell'industria tessile italiana che in quegli anni inventa il Lanital. la parte artistica e di comunicazione visiva del poema è stata curata da Bruno Munari, vera pietra miliare del design made in Italy.(step I). Purtroppo è stato difficile trovare un riscontro altrettanto valido nel cinema, nella pittura e nella musica, fatta eccezione del campo della grafica pubblicitaria (Munari).I luoghi e i personaggi che caratterizzano l'evolversi della storia della lana sono molteplici e appartengono tutti a culture differenti, dove sono più utilizzate alcune risorse rispetto ad altre ( come la soia in Cina e il problema del riutilizzo degli scarti alimentari) o dove ci sono esigenze specifiche frutto di eventi storici segnanti (il Lanital come sostituto della lana irreperibile in periodo di guerra) (step W). Ricordiamoci dunque che il prodotto dell'uomo è stato creato per essere utilizzato a suo vantaggio e che tutti possiamo usufruirne per rispondere ai nostri bisogni, per assecondare e coltivare le nostre passioni, per il benessere del corpo e soprattutto dell'anima (step X). Un' ultima riflessione va fatta sulla scienza, l'altra nostra componente fondamentale, quella che, legata alla cultura e all'umanità, può creare l'impossibile. Per la lana artificiale questo si traduce in tecnologie di produzione (step S), impianti (step T), ricerca di specifiche proprietà chimiche,fisiche e meccaniche, brevetti (step Z) ecc...

La sintesi di tutto questo percorso è racchiusa nell'abbecedario dell'artificiale che ne rappresenta una sorta di diario di bordo.(step BB).

Questa esperienza online mi ha messo alla prova ma mi ha anche incuriosita, appassionata e arricchita, spero di essere riuscita a trasmettere lo stesso ai visitatori del mio blog.

Grazie dell'attenzione




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